martedì 31 gennaio 2012

Facebook e le tecnologie:L'altra faccia della medaglia

Chat, email, Google, Facebook, Youtube, Skype, Sms, Mms, ormai è tutta modernità, ma con la Germania l’Italia ormai è il paese più anziano d’Europa con un ultrasessantenne ogni cinque persone, quasi 12 milioni di anziani come queste del centro sociale della Garbatella a Roma“, queste le parole che introducono l’interessante servizio di Enrico Lucci de Le Iene.
Una buona parte di anziani rimpiange la semplicità delle comunicazione di un tempo. Nell'intervista di Luzzi, molti anziani non sanno nemmeno dire parole come “mouse, email” o simili e si avvicinano timorosi e poco interessati ad argomenti del genere.
Io non lo tocco proprio il computer“, “Non me piace proprio stare lì davanti“, “Me dà fastidio di essere rintracciata in qualsiasi momento“, “Gli sms li so leggere perchè m’ha insegnato mì fija, ma a farli no“, “Preferisco fà na telefonata e bonanotte“, “Mì fijo me dice che ha mandato na maid, na melle, un messaggio insomma!: sono solo alcune delle dichiarazioni raccolte da Lucci nel corso della giornata trascorsa con i simpatici anziani romani, a testimonianza che c’è una parte della società che, seppur attempata, resta ancora troppo ferma rispetto all’evoluzione tecnologica e ancorata a dei tempi ormai passati.
La conclusione di uno dei pimpanti signori del circolo è molto significativa e offre uno spunto di riflessione profondo. Alla domanda sul come mai i giovani di oggi si conoscono solo su internet, arriva la pronta risposta: Forse non conoscono veramente com è la vita, non lo so. Io li vedo strani, abbattuti, azzerati, loro non lo sanno ma vivono male. Vivono male perchè c’hanno troppo e l’abbondanza porta la noia. Che famo oggi? Quando ieri invece potevi annà scalzo a mare senza ciabatte ed eri felice!“.

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